TOKIO 2020: L'Italia parteciperà senza bandiera (e inno)?

25.01.2021

Il 27/1 la decisione del CIO. A rischio i giochi di Milano-Cortina 2026?

di F.Perelli


Serve chiarezza. L'Italia andrà alle Olimpiadi, questo è sicuro, ma molto probabilmente lo farà senza il tricolore. Il Comitato Olimpico internazionale è infatti pronto ad una sospensione del Coni, atto che non solo non ha precedenti ma che di fatto impedirebbe agli atleti italiani di partecipare sotto l'egida del tricolore all'evento di Tokio 2020 (posticipato a casa dell'emergenza covid) che avrà inizio, o almeno così è previsto, il 23 luglio 2021. Tutto questo non ha precedenti per l'Italia e ha del clamoroso. In attesa di un intervento del governo (mai momento fu più complesso), è bene ricordare che la sospensione potrebbe avere anche rilevanti pesanti ripercussioni anche sui Giochi invernali di Milano-Cortina che l'Italia ospiterà nel 2026.

Il perchè.

Ma da dove nasce questa decisione? Dalla perdita di autonomia del Coni, successiva alla riforma dello sport di oltre due anni fa.LA cosa era rispauta, tanto che il Presidente dello stesso CONI, Malagò, lo aveva predetto già nel dicembre 2020, ricordando come, per ben due volte il Presidente del Comitato Olimpico  Internazionale, Thomas Bach, avesse inviato ben due lettere al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, senza ricevere alcun riscontro.

Le contestazioni del CIO

Il Cio contesta che il Governo italiano avrebbe disatteso accordi presi nel giugno 2019, all'alba dell'assegnazione a Milano-Cortina dei Giochi invernali del 2026 ed il fatto di non aver ricevuto risposte né dal Premier Conte, tanto meno dal ministro dello Sport Spadafora, che peraltro si era fatto promotore di una mediazione, battendosi per l'approvazione del D.Legge 1, importantissimo poichè riguardante la ridefinizione della "governance" del CONI. Il parlamento non ha risolto questo "inghippo" né con la Legge di Stabilità, né con il Milleproroghe. C'è da aggiungere che questa ennesima crisi di governo non aiuta davvero.

Brutte figure e rischi.

Una bruttissima figura quella della partecipazione sotto l'egida del CIO, ripensando ai nostri atleti che dovranno, in tal caso, sfilare sotto una bandiera a cinque cerchi anziché l'amato tricolore. Era già successo, per ben altri motivi, ci mancherebbe, alla Russia.

Il tutto ovviamente sempre all'Italiana, e cioè senza che nessuno si addossi ogni responsabilità, anche se evidente, per i potenziali danni che una situazione del genere arrecherebbe alla nostra nazione (non ultimo, il rischio di vedersi revocate le olimpiadi invernali di Cortina Milano 2026).